martedì 17 febbraio 2009

Il nome...


Sapevo che sarebbe stato difficile scegliere un nome per un maschio, e più chiedo e sento i pareri degli altri più diventa difficile.
Ci sarà sempre qualcuno pronto a bocciare il nome che timidamente ti accingi a scegliere o a prendere in considerazione, e ad ascoltarli tutti dovresti lasciarlo senza nome.

Alla fine, dopo tantissime spremiture di meningi e costretti a scartare molti bei nomi perché stonavano col cognome, o già usati per i nipoti, o perché appartenenti a parenti morti giovani, dei quali nostro figlio diventerebbe omonimo, siamo arrivati a 2:
Mirko e Ilario
dei quali l'ultimo purtroppo ha subito le bastonate di tutti, e anche noi effettivamente ci rendiamo conto che non é un nome facile da portare, soggetto anche a possibili prese in giro visto che da noi in Italia è ormai quasi solo usato al femminile.
Rimane dunque Mirko... che ci sembra il più tranquillo, pur non essendo proprio usatissimo (di certo meno di nomi come Lorenzo o Francesco).

So che non dovrei chiederlo, visto che i pareri degli altri mettono un sacco in confusione, ma, dato che ormai difficilmente cambieremo idea, voi cosa ne pensate di Mirko? Vi piace?

mercoledì 11 febbraio 2009

Una società sconvolgente


Come accennavo nello scorso post, in questo periodo mi stanno succedendo delle cose spiacevoli.
Per prima cosa, nonostante il pancione, difficilmente qualcuno mi fa sedere, sia in metro che nelle strutture sanitarie.
E si sa, non è per una ragione astrusa che si fanno sedere le donne incinte, ma perché la gravidanza porta sempre con sé dei disagi fisici, dal gonfiore e la stanchezza alle gambe ai giramenti di testa, dalle temute e pericolose perdite ematiche alla micro incontinenza, ecc.
In secondo luogo, ben più di una persona se l'è presa malamente con me, sia in metro che al supermercato, perché vado piano e ingombro. Insomma intralcio. Ma che mostri siamo diventati? Che società è questa? Dove sono i valori, il rispetto, l'umanità, l'altruismo, la pazienza di fronte a situazioni comprensibili?
Che tristezza... E a causa della crudeltà e dell'indifferenza della gente, che mi arrecano disagi, nervosismi e dispiaceri, evito di prendere i mezzi pubblici e di andare in luoghi affollati se non proprio necessario, dipendendo così dal mio compagno e dall'auto. Vi pare giusto?

mercoledì 4 febbraio 2009

A un passo dal diabete


Il 28 gennaio avevo la visita dalla ginecologa. Purtroppo in metro mi capitò un fatto spiacevole che va ad aggiungersi a tanti altri. Per ora lascio stare ma dedicherò un post all'argomento.
Arrivai dalla ginecologa però già molto turbata dall'accaduto, così, nonostante nel complesso la visita fosse andata bene (bimbo a posto, collo dell'utero ben chiuso, esami del sangue principali nella norma), non presi molto bene 3 cose: La minicurva glicemica alta, sintomo di un possibile diabete gestazionale; i puntini su gambe e braccia, probabilmente un eritema, che vanno approfonditi per scongiurare malattie più gravi; e, dulcis in fundo, l'infezione vaginale (di natura intestinale) che nonostante la cura non è guarita.
Uscii di lì schiacciata da una cappa di depressione davvero pesante, con la curva da carico completa da fare immediatamente, una visita dermatologica urgente e doppia cura di ovuli (durata 22 giorni) per l'infezione.

Piansi tutta la sera, e anche la notte ebbi una crisi di pianto perché avevo fame e invece mi era appena stato detto dalla ginecologa di "chiudere a chiave il frigorifero". Fui presa insomma dallo sconforto, anche perché a quelle cose si aggiungevano i brutti episodi dei quali ho accennato e che racconterò nel prossimo post.

Da quel giorno, in attesa della curva completa, cominciai già a diminuire zuccheri e carboidrati e ad informarmi un po' sul diabete gestazionale, scoprendo purtroppo che può avere ripercussioni negative anche sul bimbo, il quale rischia di nascere grosso e con problemi metabolici.

Il 30 gennaio ero già in laboratorio per fare la curva da carico completa. 4 prelievi del sangue in 3 ore, costretta a bere un intruglio schifoso super dolce. Una palla tremenda ma soprattutto una sofferenza, perché si è a stomaco vuoto e in quell'arco di tempo non si può né bere né mangiare.

Il 3 febbraio avevo già in mano i risultati:
Curva glicemica da carico (100 ml):
0 minuti 82
60 minuti 204 **
120 minuti 123
180 minuti 64

Fortunatamente ho 1 solo valore con 2 asterischi, il che vuol dire che non ho ancora il diabete gestazionale ma un'intolleranza al glucosio che, se non tenuta sotto controllo, può portare al diabete gestazionale.
Per cui ieri ho chiamato la ginecologa che mi ha raccomandata di andare urgentemente dalla dietista del Mangiagalli per un piano nutrizionale atto a scongiurare il diabete.
Oggi sono riuscita a trovare la dietista che, sentendo i valori della curva, mi ha parlato di un'intolleranza ai carboidrati.
Da quel che ho letto anche i carboidrati concorrono insieme agli zuccheri a danno del pancreas. Unica cosa che non mi è chiara...: ovunque ho trovato la perdita di peso come conseguenza del diabete... quindi non capisco perché io invece, che sono a un passo dal diabete, sto invece ingrassando...
E sono riuscita a fissare un appuntamento per giovedì prossimo, 12 febbraio. Manco a farlo apposta quel giorno, nel pomeriggio, ho anche la visita dal dermatologo. Che corse! Ma quando finiranno tutti questi sbattimenti? :-(