giovedì 10 dicembre 2009

Gelosa...

Ecco una di quelle confessioni da far accapponare la pelle. La peggiore della serie "Un pensiero flash prima di continuare" (tanto perché mi mancava l'egoismo pre-gravidico) che turbava i racconti del periodo pre e post operatorio.

Mia cognata è incinta. Quando l'ho saputo, a Luglio, la mia reazione è stata di felicità esplosiva ma allo stesso tempo mi preparavo psicologicamente ad aiutarla, convinta, chissà perché, che anche lei avrebbe avuto una gravidanza difficile come la mia. E invece... Invece la sua gravidanza non potrebbe essere più serena. Non ha assolutamente nulla: nessuna perdita di sangue, nemmeno una goccia! Fa tutto quello che vuole, va a spasso, in giro per negozi, guida, sta in piedi, va ai concerti, sta mettendo su il peso giusto, tutti gli esami sono a posto, il suo bimbo sta bene. E io, invece di essere felice per lei, sono gelosa. Non faccio che chiedermi perché a me sia toccata una gravidanza d'inferno e perché proprio il mio sofferto e desideratissimo bimbo sia nato con un problema fisico, seppur lieve, e a lei niente, tutto liscio, tutto felice, tutto perfetto. Insomma... Non è giusto...
Lo so, il mio pensiero è orribile. Io mi sento orribile. E lo sarò ancora di più quando confesserò che sotto sotto desidererei che succedesse qualcosa anche a lei. Niente di grave s'intende, niente che finisca al peggio, ma che faccia provare anche a lei cos'é la paura che qualcosa vada male.
Mi sento cattiva, ma questo è quello che provo. E al pensiero che suo figlio nascerà perfettamente sano e non dovrà fare alcun intervento chirurgico, come invece toccherà a mio figlio, mi fa rabbia.
E mi chiedo: come può il mio cuore, che tanto strabocca d'amore per il mio bambino, provare sentimenti così orribili nei confronti di qualcun'altro? Qualcun'altro che tra l'altro è una parente, seppur acquisita, e la sua innocente creatura!
Mi sento un mostro, e forse è quello che realmente sono.
E fare questa confessione sotto Natale mi rende certamente ancor più mostruosa.