martedì 1 aprile 2008

La svolta?




Decisi quindi che avrei portato avanti questa indagine in tutti i modi e che avrei fatto qualsiasi cosa per vincere questa battaglia, anche da sola.

Ora volevo e dovevo concentrarmi sulla cisti all'ovaio e sulla malformazione all'utero, quindi cancellai l'appuntamento che avevo da lì a pochi giorni con la dietologa e andai a fare gli esami del sangue specifici per la cisti. Già che c'ero feci anche quelli per la dietologa anche se per un po' non ci sarei più andata.

Passarrono circa 10 giorni prima che mia sorella riuscisse a contattare questo ginecologo. Era a sciare non so dove all'estero (bella la vita eh?).
Fortunatamente gli dette il nominativo e il contatto di una ginecologa della Mangiagalli, che aveva tutta la sua stima, specializzata in patologie della gravidanza. Una donna che fortunatamente mia sorella aveva già conosciuto in un'altra occasione e alla quale quindi telefonò subito per anticipare la questione.
Il giorno dopo le telefonai io ed ebbi subito l'impressione di parlare con una persona gentile ma decisa, quindi sensibile ma che sapeva il fatto suo.
Mi disse subito che la cosa migliore era farmi fare prima una diagnosi precisa da un chirurgo della Mangiagalli del quale si fidava molto e mi dette diverse indicazioni per contattarlo.
Ci misi un po' a prendere un appuntamento con lui, anche perchè persino le visite private alla Mangiagalli sono ardue da prendere. Infatti, se fosse stato per la Mangiagalli, io a quest'ora aspetterei ancora la visita. Mi avevano infatti fissato l'appuntamento per il 15 aprile (e oggi è il 1°).
La ginecologa, impetosita, contattò lei personalmente il chirurgo, riuscendo a sbrogliarmi da quest'inghippo.
In pratica questo chirurgo riceveva privatamente anche presso uno studio, dove la lista d'attesa era tutta un'altra cosa.
Ebbi l'appuntamento per la settimana successiva.

Andai alla visita un po' agitata ma sollevata. Finalmente avrei ricevuto i chiarimenti che aspettavo da mesi.
In sala d'aspetto c'erano tutte donne incinte e non nascondo che provai invidia, gelosia e una profonda tristezza nel guardarle. Mi chiedevo se anch'io avrei mai avuto quella pancia ovale che racchiude un corpicino, se avrei mai provato questa gioia.
Tutte leggevano riviste come Io e il mio bambino, Donna & mamma o Insieme. Io ero l'unica a sfogliare svogliatamente una rivista di arredamento. E mi sentivo osservata. Fuori luogo.
Poi arrivò una donna senza pancione, anzi scheletrica, con due borse nere sotto gli occhi degne di uno zombie. Immaginai quella povera donna piangere giorno e notte per aver perso il suo bambino. E lì mi resi conto che non ero io quella che stava peggio.

Finalmente arrivò il mio turno.
Il ginecologo mi sembrò subito gentile e professionale.
Prima della visita mi fece molte domande e visionò il referto della RMN. Lui addirittura non infilò nemmeno il Cd-Rom nel Pc, ma la visita che mi fece poi fu talmente accurata che la cosa non mi preoccupò.
Quando infilò la sua mano dentro di me, avvolta nel guanto di lattice bianco, mi ricordai improvvisamente il perchè volevo così tanto una donna come ginecologo. Mi perlustrò attentamente e mi sentii un animale da stalla. Insomma mi ispezionò in modo medico, che va bene intendiamoci, ma senza tenere troppo conto del dolore che poteva provocarmi. Più come un veterinario che come un ginecologo. E questo una donna non l'avrebbe mai fatto.
Mi disse che il dolore che sentivo però, gli faceva sospettare un'endometriosi, termine che da subito non mi sembrò affatto rassicurante.
Poi mi fece la solita ecografia interna ma mi accorsi subito che il macchinario che aveva a disposizione era di qualità decisamente superiore a tutti quelli che mi era capitato di vedere fino a quel momento.

Le sue diagnosi furono uno shock per me. Non sapevo se essere contenta o disperata.
Infatti, secondo lui la cisti all'ovaio era di addirittura 5 cm e il mio non era un utero bicorne bensì un utero setto completo (vedi classe V del link). Questo voleva dire che io non avevo il 60% di possibilità di portare a termine una gravidanza, ma molto meno! Il 10%, con un agghiacciante 90% di abortività.
La consolazione però, se così si poteva chiamare, era che molto probabilmente avrei potuto operarmi, cosa che sarebbe stata impossibile in presenza di un utero bicorne.

Io però, influenzata e spaventata dalle parole del maniaco delle anoressiche, gli manifestai le mie paure. Infatti quel ginecologo, a Luglio, mi aveva detto di scappare a gambe levate se qualcuno avesse voluto operarmi.
Ma il chirurgo mi tranquillizzò "Guardi, per me è un utero setto, comunque la sua cisti dermoide va operata e nella sfortuna abbiamo la fortuna di poterne approfittare per l'utero. Infatti, visto che già dobbiamo operarla all'ovaio e farle l'anestesia totale, le prometto che andremo anche a ispezionare l'utero con delle microcamere. Se risulterà operabile e se lei vorrà, taglieremo la striscia che divide il suo utero e il suo utero diventerà normale".
Avrei voluto saltare dalla gioia ma tutti questi se e questi ma smorzarono un po' l'entusiasmo. Comunque la prospettiva era decisamente migliore di quanto mi aspettassi.
Accettai subito e mi feci mettere immediatamente in lista per l'operazione.
Il chirurgo mi disse che probabilmente l'ospedale mi avrebbe chiamata prima dell'estate. Mi sembrò molto tempo... Troppo tempo, ma mi spiegò che giustamente la lista d'attesa dava la precedenza a casi gravi, come i tumori per es. e non mi restò che sperare in una tempistica umana.

Continua...

10 commenti:

Anonimo ha detto...

ci sono delle situazioni in cui noi donne tiriamo fuori delle energie da non so dove.
Leggo la tua storia e mi sembra di leggere la mia , anche se abbiamo due malformazioni diverse, anche le nostre storie sono diverse..Eppure il flusso di emozioni ci accomuna..più di quanto non sembri.
ti abbraccio
rosanna

VolevosololaLuna ha detto...

Ciao!
Credo che in determinate situazoni le reazioni di noi donne siano spesso molto simili, soprattutto sotto il profilo emotivo, però ci sentiamo sole perché non conosciamo le donne che come noi stanno passando momenti difficili simili al nostro. E' anche questo uno dei motivi per i quali ho scelto di raccontare la mia storia, perché sia io che altre donne con problemi simili non ci sentissimo sole, e poter condividere emozioni e paure senza sentirsi dei casi rari e incompresi :-)

Anonimo ha detto...

Sto seguendo la tua storia.
Come mai per diagnosticare la malformazione ti hanno fatto fare addirittura una risonanza quando bastava un'eco 3d?a me l'hanno diagnostica in questo modo e le foto sono chiarissime,nessun dubbio.
E' la prima volta che sento che viene fatta una risonanza per diagnosticare una malformazione uterina.

VolevosololaLuna ha detto...

Ciao :-)
di eco 3d ne ho fatte un sacco, sono quelle che io nei miei racconti chiamo ecografie interne.
Purtroppo (o per fortuna) non tutte le malformazioni uterine sono uguali, ce ne sono di molti tipi e alcune si possono facilmente confondere con altre. Infatti a me all'inizio avevano diagnosticato un utero bicorne mentre probabilmente è un setto completo.
In alcuni casi, come il mio, l'unica sicurezza si può avere tramite un'isteroscopia diagnostica, anche se già la risonanza e le ultime visite specialistiche fatte lasciano ormai pochi dubbi.
Tu che malformazione hai?

Anonimo ha detto...

IO ho un utero setto anche se all'inizio mi dissero che era un bicorne.
Il ginecologo che mi seguiva mi consigliò un'eco 3d con una dottoressa che è una delle migliori per questo tipo di diagnosi.
Risultato:utero setto,misurato e fotografato perfettamente con un'eco 3d con cui è stato possibile anche controllarne la vascolarizzazione.
Le ecografie sono chiarissime anche se io non sono del campo riesco a vedere benissimo come è il setto e la dottoressa me lo ha misurato al cm.
Forse dipende dalla persona che effettua l'esame.QUesta dottoressa a detta di tutti i medici che ho sentito è un mago in questo campo.Infatti mi ha fatto un'eco accuratissima.
L'isteroscopia può diagnosticarlo ma ha un difetto:nel caso di utero con tessuti elastici come i miei il gas immesso durante l'esame dilata troppo e per cui non si riesce a misurarlo perfettamente,l'isteroscopia lo fa apparire più piccolo insomma.
Mentre con l'eco 3d è stato possibile misurarlo alla perfezione.
Ho già subito un'intervento,ora ne dovrò fare un secondo perchè trattandosi di un setto grosso, spesso è indispendabile intervenire più volte.
Continuo a leggerti con interesse .:0)perchè la tua storia non è molto diversa dalla mia.Solo che io prima che mi facessero uno diagnosi precisa ho subito 3 aborti.

VolevosololaLuna ha detto...

Ciao!
Sì dunque... Ora non so che tipo di setto tu abbia ma il mio è un completo, quindi prende in lungo proprio tutto l'utero, separandolo completamente in due parti.
Anche il mio setto pare piuttosto spesso ma spero di non dovermi operare una seconda volta... Che stress...
Appena ho un po' di tempo continuo a raccontare la mia storia, comunque dovrei essere operate a giorni, questo mese, anche se ancora non mi han detto la data.
Mi spiace molto per i tuoi aborti, quello che mi fa arrabbiare è che si debba arrivare a tanto per riuscire a farsi controllare come si deve da un esperto, quando se questo avvenisse subito si potrebbe evitare di subire dolori e dispiaceri come questi. Insomma... Non è mica un mal di pancia!
Un abbraccio!

Anonimo ha detto...

Ciao Volevosololaluna
non so come iniziare ,
vorrei dirti tante cose ma ho una confusione
Anche io voglio solo la luna un bel bambino tutto per me da amare ,ma ancora lui non ha deciso di vivere con me ......
Io ho avuto 3 aborti spontanei e una gravidanza extrauterina ,duemila analisi ,mappa cromosomiche ,trombofilia ,autoanticorpi ,diagnosi genetiche e solo ti ripeto solo una piccola Ecografia 3D.Utero normale ,ma poi un ginecologo dell'ospedale di Tor Vergata del reparto di poliabortività mi dice di fare u'isteroscopia diagnostica ,la diagnosi ,utero setto di un cm .
Ne faccio un 'altra al San carlo di roma stessa diagnosi .
Ora sono in lista d'attesa al San Carlo che mi dovrebbe operare per marzo .Li mi guarderanno anche le tube per eventuali aderenze che ci possono essere state dopo la gravidanza extrauterina .Ho tanta paura ,paura di non riuscire ad avere un bambino paura di perdere un amore desiderato .Anche io come tè volevo solo la luna .
Un forte abbraccio a tutte ,anche se non vi conosco vi voglio bene
Ciao

VolevosololaLuna ha detto...

Ciao cara,
mi dispiace moltissimo per tutto quello che ti è accaduto. Purtroppo non tutti i ginecologi sono sufficientemente preparati da riconoscere un utero setto, soprattutto se così piccolo come il tuo. Il mio era un setto completo molto spesso, che prendeva tutto l'utero e lo divideva completamente in due, quindi, anche se inizialmente molti ginecologi hanno fatto confusione sul tipo di malformazione, era chiaro che avevo una malformazione. Nel tuo caso il setto era molto piccolo e probabilmente è stato più difficile individuarlo, ma solo per mancanza di esperienza temo, perché in realtà l'utero setto è inconfondibile con un'accurata visita, anche a occhio nudo con lo speculum.
Ora per fortuna hai trovato dei medici specializzati che hanno saputo riconoscere il tuo problema e ti auguro con tutto il cuore di risolverlo.
Io, come forse avrai letto nei post successivi, dopo l'operazione sono riuscita a rimanere incinta e adesso ho un bel pancione di 6 mesi.
Ho avuto tanti problemi ugualmente perché sono stata in minaccia d'aborto 4 mesi, ma ora la mia speranza cresce e voglio pensare positivo: sono riuscita ad arrivare a 6 mesi e voglio credere che porterò a termine questa sofferta gravidanza.
Coraggio amica mia, non arrenderti anche so che è tanto difficile!
Un forte abbraccio! E tienimi informata!

Anonimo ha detto...

ciao volevo solola luna.. io ho subito un aborto spontaneo con raschiamento all'11 settimana.. questo a fine luglio.. ad oggi ho problemi di amenorrea... mi hanno consigliato una ginecologa della mangiagalli specializzata in patologie della gravidanza che riceve anche in uno studio privato in corso di porta romana a milano... volevo capire se é la tua stessa dottoressa, se così fosse mi rincuora il fatto di sapere che ti ha aiutata... la ginecologa da cui andrò io fra un apio di settimane si chiama Wally Ossola

VolevosololaLuna ha detto...

Ciao!
Scusa il ritardo ma fra l'operazione del mio bambino e il Natale in arrivo ho un po' trascurato il blog.
Mi dispiace per quello che ti è successo :-( La mia ginecologa non si chiama Ossola ma posso assicurarti che in Mangiagalli sono tutti/e bravissimi/e. Ho completa fiducia nei medici di questo ospedale, mi hanno aiutata in tutto, a sistemare il mio utero, ad avere il mio bambino, a non trasformare in dramma il mio parto e ora hanno operato anche il mio bambino che sta bene.
Sono stati tutti premurosi con me e con mio figlio e sono profondamente grata a tutti.
Come in ogni ospedale, credo, molti infermieri lasciano a desiderare ma alla fine bisogna sopportare solo i giorni di ricovero, l'importante è la professionalità dei medici sui quali metto la mano sul fuoco.
Se hai bisogno di contattare la mia ginecologa (è primaria di patologia della gravidanza) scrivimi in privato a volevosololaluna@gmail.com
Comunque non preoccuparti sono tutti bravissimi e collaborano tutti fra di loro.
In bocca al lupo!