giovedì 8 maggio 2008

Gli esami pre ricovero


Stavo aspettando da parecchi giorni la telefonata dall'ospedale e finalmente, mentre ero al telefono con un'amica, squillò il cellulare.
Era appunto la Mangiagalli che mi fissava l'appuntamento per gli esami pre ricovero il 2 aprile alle 7.45.

Arrivato il giorno mi alzai presto, alle 6.00. Dovevo presentarmi a digiuno ma almeno al caffè non potei rinunciare, pena il rincoglionimento cronico per tutta la giornata.
In ospedale ci misi un po' a capire quale fosse il padiglione dove dovevo presentarmi. Fortunatamente sul sito dell'ospedale avevo reperito una piantina e me l'ero stampata. Per lo meno ebbi una vaga idea di dove dirigermi.
Alla fine lo trovai: Padiglione Alfieri.
C'erano un bel po' di persone in attesa, più di quante mi aspettasi. Presi il mio bigliettino e attesi a lungo, fra pancione, amiche delle pancione, mamme delle pancione e mariti delle pancione, di essere chiamata.
Quando arrivò il mio turno scoprii che ero solo all'inizio. Infatti parlai semplicemente con un'infermiera che mi chiese i dati, il motivo del ricovero e il consenso a ripetere l'esame dell'HIV (il mio era scaduto secondo le regole ospedaliere).
Mi fecero attendere ancora in corridoio e venni chiamata per i prelievi.
L'infermiere mi accolse con un bel sorriso, oserei dire sereno e felice, e addirittura, mentre preparava tutto l'armamentario, lo udii canticchiare.
Durante il prelievo non potei resistere e dovetti dirgli il piacere che mi faceva sentire un infermiere cantare mentre, come tutti i giorni, prelevava il sangue alla gente.
Finiti i prelievi tornai in corridoio in attesa di essere chiamata nuovamente. Ci vollero ancora diversi minuti ma poi sentii il mio nome e mi affrettai ad entrare.
Fu la volta dell'elettrocardiogramma.
Finito questo, l'infermiera mi disse che potevo andare a fare colazione al bar giù in cortile e mi indicò le tappe per gli esami che mancavano.
Infatti, dopo la colazione, sarei dovuta andare in un altro padiglione per la lastra al torace e poi alla Mangiagalli vera e propria per la visita ginecologica.
Chissà perché mi ero illusa che avrei potuto evitare l'ennesima visita ginecologica... Ma poi, a pensarci bene, era così ovvio che mi sarebbe taccata ancora...

Mi recai verso il bar. Il solito bar sotterraneo accessibile tramite scomodissime scale di ferro.
Ma com'é possibile che tutti gli ospedali abbiano bar così? Quasi quasi faccio fatica io, e i malati? E gli invalidi? E gli handicappati?
Feci colazione, fumai una sigaretta e mi avviai verso il prossimo padiglione.
Cercai di orientarmi fra freccine e linee che l'infermiera mi aveva tracciato sulla carta ma finii per chiedere a un'infermiera di passaggio.
Con il torace me la cavai abbastanza in fretta, peccato che poi ci misi almeno 15 minuti a raccapezzarmi su come tornare indiero.

Trovata la strada del ritorno, entrai alla Mangiagalli alla ricerca di una stanza numerata (ora non ricordo quale) per le visite ginecologiche.
In attesa davanti a quella porta ci saranno state già una ventina di donne. Tutte pancione ovviamente. E altrettanto ovviamente mi squadravano dalla testa ai piedi con aria interrogativa. Del tipo: "Che cavolo ci sta a fare qui una pancia piatta?". Avrei voluto urlare a tutte che al mondo non c'erano solo loro... Ma mi feci pena da sola.
Dopo circa un'ora fu il mio turno. Mi vennero chieste le solite cose: operazioni fatte, malattie gravi in famiglia ecc. Poi fu il momento della visita ginecologica.
Fu una dottoressa a farmela. Però era fredda. Quasi antipatica. Mi frugò come al solito, provocandomi dolore, introducendo poi il fallo bianco e viscido dell'ecografia interna. Anche quella fu la solita tortura. Questo affare fatto passare e roteare da tutte le angolazioni... Non ne potevo più.
Finita la visita pensavo di avere concluso, e invece mi venne detto di attendere ancora fuori per una seconda visita col dottore.
Sbiancai. Un'altra visita non me l'aspettavo e dubitavo davvero di reggerla.
Comunque il dottore si fece attendere per un tempo interminabile. Credo passarano circa 2 ore.
Arrivato il mio turno stessa cosa di prima, solo che in più mi ispezionò col divaricatore e invitò altri 3 medici a venire a vedere.
Insomma, io ero lì sul lettino, stanca morta e spossata, a gambe divaricate e 4 uomini mi guardavano nella vagina.
Credo che nessun uomo possa capire come si senta una donna in una situazione simile. Eppure... Dovetti mettere da parte l'imbarazzo e il mio istinto di scappare via, ero lì per farmi curare, per avere una speranza, per la mia Luna.
Il medico confermò la diagnosi di utero setto completo. Compilò il foglio per l'operazione: laparoscopia e isteroscopia per utero setto completo e cisti ovarica e mi prescrisse due scatole di un medicinale da prendere dall'inizio delle mestruazioni fino al giorno dell'operazione, tale Danatrol.

Tornai al padiglione Alfieri come mi era stato ordinato e lì l'infermiera mi fissò l'appuntamento con l'anestesista due giorni dopo.
Avevo già passato un'intera mattinata a fare esami e non era ancora sufficiente.
Ma in quel momento volevo solo uscire da lì. Quando varcai la porta e mi ritrovai in strada tirai un sospiro di sollievo.

Continua...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao cara,
volevo dirti che l'8 maggio ho fatto l'intervento per rimuovere completamente il mio setto uterino.
Il 9 mattina ero già a casa.Ora ho un pò di perdite di sangue ma non tante e non ho dolori.
Il setto è stato rimosso del tutto finalmente.
Inoltre il ginecologo che ha effettuato l'intervento mi ha detto che ne ha prelevato un pezzetto ed ha chiesto l'esame istologico.
Non perchè possa causare ancora problemi a me,ma perchè nell'ospedale in cui ho effettuato l'intervento stanno facendo degli studi sui setti uterini.
Sanno che provocano poliabortività ma devono ancora capirne bene il meccanismo.
Soprattutto nei casi come il mio in cui non è solo costituito da materiale fibroso ma anche da pareti muscolose vascolarizzate (ossia vi passano vasi sanguigni.
Sono stata contenta di questa notizia e di dare un piccolo contributo a donne che avranno i miei problemi e magari risparmiargli 4 aborti come è successo a me.
Ora devo ripetere l'eco 3d dove l'ho fatta prima dell'intervento e dal prossimo ciclo se è tutto ok il gine mi ridarà il via per ricercare una gravidanza.
HO letto della trafila che hai fatto prima dell'intervento.
Io per la verità sono andata in ospedale solo per i prelievi ed ho fatto in 5 minuti.
MI hanno poi ricoverata la mattina prima per fare l'elettrocardiogramma,l'rx toracica e il colloquio con l'anestesista.
Non ho dovuto ripetere la visita ginecologica in quanto mi ha operato il mio medico e dall'eco 3d aveva già ben chiara la situazione del mio utero.
Ti faccio tanti auguri cara.
A me il gine ha detto che finalmente ho l'utero piatto e ne sono stata così felice che lo avrei abbracciato e baciato.
D'altronde lo adoro proprio per la sua umanità,penso proprio di aver finalmente trovato il medico giusto.

VolevosololaLuna ha detto...

Ciao!
Sono contenta della notizia! In bocca al lupo allora1 Ti sono vicina!
Io sarò operata Martedì! Entrerò in ospedale Lunedì, sono emozionata!
Spero che anche per me tutto si risolverà per il meglio.
Per quanto riguarda la trafila, penso dipenda molto da in che ospedale si va e in quale città. Qui a Milano quasi tutte le donne vanno alla Mangiagalli per tutto ciò che concerne la ginecologia, quindi siamo in tantissime a necessitare di visite, cure e interventi.
Ad ogni modo l'avventura vera e propria sta per cominciare anche per me. Tieni le dita incrociate! Ti penserò tantissimo quando sarò là!
Un abbraccio!

Anonimo ha detto...

Ti penserò tantissimo anch'io.
Certo che pensavo che fossero gli ospedali di Roma incasinati,ma da quanto leggo quegli di MIlano non sono da meno.
Pensa che io ho chiamato in ospedale e mi hanno fissato l'intervento nel giro di un mese ed ho fatto i prelievi 5 giorni prima del ricovero.
Dove mi sono operata io funziona così:prima ti fissano l'intervento e poi ti dicono in che giorno devi andare a fare gli esami pre-ricovero.
Inoltre per ovviare qualsiasi problema ho preferito scegliere un medico che lavorasse in ospedale ma esperto in malformazioni uterine e che mi potesse seguire anche in gravidanza.
Per fortuna l'ho trovato e forse anche il fatto che fosse il mio medico ha accellerato il tutto.
Sono contenta di sapere che finalmente hai una data e passerò sul blog per avere tue notizie.
Tutti i miei auguri di cuore cara.
Conosco tutte le sensazioni che hai provato e con 3 raschiamenti ne ho davvero vissute di tutti i colori e visto tutta l'insensibilità che gira nelle corsie d'ospedale.
Anche se mi è capitato di trovare ogni tanto delle compagne di stanza splendide,che si sono soffermate ad ascoltare il mio dolore.
Stavolta poi ho trovato del personale ospedaliero splendido.
Questo mi ha ridato tanta speranza.

Anonimo ha detto...

Ciao cara, ho letto il tuo calvario passato nell'ospedale dove sei stata, ti sono vicina e contenta che tutto si sia concluso per il meglio !.
Purtroppo ci sono situazioni molto più gravi e pesanti da sopportare ,come ad esempio una donna sola come me ! devo presentarmi domani mattina alle 08.00 al padiglione Alfieri e qui in internet cercavo in anticipo notizie esatte ,la via ,dove si trova esattamente il padiglione di cos si occupa? e tante altre cose ,per evitare di arrivare in ritardo ,io dovevo essere ricoverata 2 anni fa.. ma ho un figlio disabile oggi 20enne, è tante faccende burocratiche mi hanno impedito il ricovero .. per me essere ricoverata è un lusso .. per me ricevere un sorriso da chi mi sta osservando è rarissimo ! ma la mia preoccupazione più grave è quando uscirò da li e se ne uscirò dopo il ricovero , sono piena di tumori oramai all'ultimo stadio ... ma quello ce mi preoccupa di più è il rientro a casa,se tutto dovesse andare bene naturalmente.. sola senza soldi ,senza nessuno che mi aiuti esattamente come 10 anni fa, ho tanta paura rimasi 4 g.g. senza mangiare io non potevo alzarmi . Mi ricoverarono in un ospedale avevo dei fibromi uno fuoriuscito forandomi l'utero . Cara mia Dio solo sa cosa ho passato , e Dio solo sa cosa passerò dal giorno che mi diranno ricovero effettuato dimissioni in mano .. no questa volta sino a che non sarò in grado di camminare con le mie gambe non mi faccio cacciare dall'ospedale sino a che non sarò completamente guarita sono decisa ,solo io so i g.g. terribili di 10 anni fa.. e non si ripeteranno mai più anche a costo di chiamare le forze dell'ordine . Ecco ti ho scritto solo un frammento della mia vita .. per farti capire che purtroppo c'è tanta gente che sta sempre peggio di noi .. e io penso sempre a queste parole ,perché mi fanno capire che devo combattere.. devo sentirmi comunque fortunata perché il mondo gira con la sua ruota non guarda in faccia nessuno .. un aro saluto spero di essere arrivata a farti capire lo scopo di questo mio calvario . Buona fortuna ti penserò domani un abbraccio seppur virtuale...Donna scorpione..

Anonimo ha detto...

Ciao cara, ho letto il tuo calvario passato nell'ospedale dove sei stata, ti sono vicina e contenta che tutto si sia concluso per il meglio !.
Purtroppo ci sono situazioni molto più gravi e pesanti da sopportare ,come ad esempio una donna sola come me ! devo presentarmi domani mattina alle 08.00 al padiglione Alfieri e qui in internet cercavo in anticipo notizie esatte ,la via ,dove si trova esattamente il padiglione di cos si occupa? e tante altre cose ,per evitare di arrivare in ritardo ,io dovevo essere ricoverata 2 anni fa.. ma ho un figlio disabile oggi 20enne, è tante faccende burocratiche mi hanno impedito il ricovero .. per me essere ricoverata è un lusso .. per me ricevere un sorriso da chi mi sta osservando è rarissimo ! ma la mia preoccupazione più grave è quando uscirò da li e se ne uscirò dopo il ricovero , sono piena di tumori oramai all'ultimo stadio ... ma quello ce mi preoccupa di più è il rientro a casa,se tutto dovesse andare bene naturalmente.. sola senza soldi ,senza nessuno che mi aiuti esattamente come 10 anni fa, ho tanta paura rimasi 4 g.g. senza mangiare io non potevo alzarmi . Mi ricoverarono in un ospedale avevo dei fibromi uno fuoriuscito forandomi l'utero . Cara mia Dio solo sa cosa ho passato , e Dio solo sa cosa passerò dal giorno che mi diranno ricovero effettuato dimissioni in mano .. no questa volta sino a che non sarò in grado di camminare con le mie gambe non mi faccio cacciare dall'ospedale sino a che non sarò completamente guarita sono decisa ,solo io so i g.g. terribili di 10 anni fa.. e non si ripeteranno mai più anche a costo di chiamare le forze dell'ordine . Ecco ti ho scritto solo un frammento della mia vita .. per farti capire che purtroppo c'è tanta gente che sta sempre peggio di noi .. e io penso sempre a queste parole ,perché mi fanno capire che devo combattere.. devo sentirmi comunque fortunata perché il mondo gira con la sua ruota non guarda in faccia nessuno .. un aro saluto spero di essere arrivata a farti capire lo scopo di questo mio calvario . Buona fortuna ti penserò domani un abbraccio seppur virtuale...Donna scorpione..