martedì 2 dicembre 2008

Il Bi-Test e la visita ginecologica


Continuo il mio racconto, se no come al solito rimango indietro.
Dovevo parlare del Bi-Test:
Dopo aver fatto il colloquio informativo, il 6 novembre andai per l'esame vero e proprio, consistente in un prelievo del sangue e un'ecografia.
La disorganizzazione imperante del reparto fece perdere a tutte un sacco di tempo inutilmente, ma alla fine riuscii a fare il prelievo.
Quando arrivò il mio turno per l'ecografia ero molto tesa e preoccupata, non per il Bi-Test ma per il maledetto distacco amniocoriale che non voleva sistemarsi, tant'é che feci fatica a guardare il monitor e scoppiai ben presto a piangere, stanca di non poter guardare seranamente il mio bambino durante le ecografie, sempre spaventata da una situazione precaria e pericolosa.
Oltre a questo, tutta una serie di fattori complicarono l'esame: 1) il bimbo era girato con la faccina verso il macchinario e nonostante le mille stimolazioni non voleva saperne di girarsi 2) le dimensioni di utero e bambino, al minimo per questo tipo di esame, obbligavano la dottoressa a premere troppo sul mio ventre, provocandomi dolori forti soprattutto vicino all'ovaia operata a maggio. Per cui esame rimandato di una settimana, cioé il 13 novembre.

La sera ebbi l'ennesima perdita di sangue abbondante. Mi trattenni e aspettai l'evolvere della situazione, come consigliato dalla ginecologa, ma il giorno dopo mandai di corsa mia cognata in farmacia a prendermi un'altra marca di assorbenti, per poter distinguere con chiarezza il colore del sangue. Solo così potevo evitare di andare tutte le volte in pronto soccorso.
Scelsi i 3 formati di Lady Presteril: normali, notte e salvaslip, e ancora oggi li uso per distinguere i colori di tutte le perdite vaginali.

Il 12 novembre, proprio il giorno prima del Bi-Test, avevo la visita con la ginecologa. Mi rimproverò subito per i troppi chili presi (già 6), consigliandomi vivamente di andare dalla dietologa, mi prescrisse gli esami del sangue per novembre e dicembre e mi consigliò il vaccino anti-influenzale, un'ecografia mammaria e la visita dal mio oculista per un controllo e per avere eventualmente la dichiarazione scritta per il cesareo. Infatti ho problemi molto gravi alle retine, anni fa ho avuto un distacco e il parto naturale potrebbe farmele cadere per lo sforzo, ma giustamente la mia ginecologa vuole la conferma scritta del mio oculista.
Mi visitò: il collo dell'utero era ben chiuso e il sangue in vagina poco e vecchio, dunque tutto ok.
Quel giorno ero a 12+6 e mi disse che volendo avremmo potuto tentare di sentire il battito del bambino tramite un macchinario, immagino tipo Angel Sound, ma che essendo un po' prestino voleva evitare di mandarmi in panico nel caso non si fosse riuscito a sentire ancora nulla. Giusto, tanto il giorno dopo avevo l'ecografia del Bi-Test. E ci demmo appuntamento per il 22 dicembre.
Per strada mi maledissi perché mi ero dimenticata di chiederle una cosa importante, come al solito, e cioé se dovevo proseguire con il progesterone, visto che stavo entrando nel 2° trimestre. Tra l'altro stavo per terminare l'ultima scatola. Non so perché mi venne l'angoscia, avevo paura di non riuscire a sistemare in tempo questa cosa e che non prendere il progesterone avrebbe ptuto far arrivare qualche contrazione indesiderata e dannosa per il mio distacco. Scoppiai a piangere e sperai di rincontrarla il giorno dopo in ospedale. Per fortuna così fu e riuscii a sistemare tutto. Ancora oggi prendo il progesterone.

Il giorno dopo andai in Mangiagalli per il secondo tentativo di Bi-Test. Fui messa per prima in quanto rimandata dalla settimana precedente, e anche questa ecografia non fu priva di problemi. Il bimbo era meglio posizionato rispetto alla volta precedente ma comunque non ancora nella posizione necessaria. Venne perciò ancora stimolato con colpetti vari sulla mia pancia ma niente. Dovetti girarmi io per indurlo a mettersi nella posizione giusta e per tutto questo ci vollero circa 40 minuti.
Scesi da quel lettino (durissimo) fracassata ed esausta. Tra l'altro tutte quelle stimolazioni mi avevano fatto uscire ancora del sangue, fortunatamente scuro.
L'esame del sangue l'avevo già fatto la settimana precedente, quindi potei avere il risultato generale nel giro di pochi minuti. L'esame era andato molto bene, portando il rischio di Trisomia 21 (cioé Sindrome di Down) da 1:310 a 1:6185 e di Trisomia 13+18 da 1:560 a 1:11182.
Il mio bimbo, ormai di 13 settimane, era lungo 60,3 mm :-) ma mi lasciarono un'immagine dell'eco tutta mossa e per nulla chiara :-( e ad oggi é la fotina più recente che ho della mia pulce. L'ho messa come immagine di questo post :-)

Domani però, a distanza di quasi 3 settimane, e con 15 giorni senza più perdite, andrò a fare la prossima ecografia. Sono 3 le cose che spero: 1) ovviamente che il mio bimbo stia bene, 2) che mi dicano che la sacca si é attacata, regalandomi così un Natale più sereno, 3) che mi lascino delle immagini più decenti per poter guardare con dolcezza la mia pulce durante le Feste :-) Incrociate le dita per me!

La prossima volta (spero domani) oltre a raccontarvi di quest'eco, vi racconterò della visita che ho fatto oggi con la dietologa...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Un giorno alla volta si va avanti e si avvicina sempre più il giorno in cui potrai tirare un sospiro di sollievo ed abbracciare la tua pulcetta...
Chissà poi se maschio o femmina! :)
Un bacio enorme!

VolevosololaLuna ha detto...

Ciao!
Spero riescano a dirmi anche questo omani ma forse é troppo presto. Vedremo :-) Sono molto emozionata...
Ti abbraccio!

Anonimo ha detto...

In bocca al lupo, spero che tutto vada per il meglio e che davvero tu possa passara un sereno Natale.
Un bacione a te e alla pulcetta :-)

Anonimo ha detto...

Ciao cara,
spero tu possa passare un Natale sereno:)
15 giorni senza perdite mi sembrano un periodo decisamente lungo...diciamolo sottovoce ma...fosse che sta rientrando tutto l'allarme?

Io so già che passerò un Natale in ansia perché il 17 Dicembre farò l'amniocentesi e finché non avrò il risultato (se ne parlerà nell'anno nuovo) non starò bene. Io sono un tipo ansiosissimo e da alcuni giorni sto combattendo con la famosa "Sindrome da camice bianco" cioé appena mi provano la pressione mi va alle stelle...il tragico è che mi succede anche quando me la provo io...poi la riprovo e va bene :( non so come combattere sta cosa perché l'ansia non fa certo bene al fagiolino. Comunque cerco per quanto possibile di stare serena, Lunedì per la prima volta ho sentito il battito del fagiolino con la macchinetta, dài che forse il peggio è passato...
Un abbraccio
Chiara

VolevosololaLuna ha detto...

Uff ragazze... mi sembrava troppo bello... il sangue é tornato ed é pure rosso vivo, anche se il distacco sembra essere in via di guarigione.
Purtroppo questo vuol dire ancora riposo assoluto e quindi probabilmente vacanze di Natale non proprio del tutto serene...

Chiara, come mai fai l'amniocentesi? Io ho preferito non rischiare e ho fatto solo il Bi-Test. Comunque non angosciarti, io per esempio non ho dubbi sulla salute del bimbo il quel senso. Non so perché ma non ho mai avuto paura di questo. E comunque... Anche se fosse Down io lo terrei e lo amerei come già lo amo ora.

Anonimo ha detto...

Mi spiace molto sentirti con questa notizia, ma guarda il lato positivo. Il bitest è andato benissimo, ed il distacco è comunque in via di guarigione. Potrebbe essere un'occasione buona per passare un Natale coccoloso col tuo compagno, e vuoi mettere la dolcezza di passarlo consapevoli di essere già in tre? Il solo pensiero mi addolcisce il cuore. Lo so bene cosa provi, qualche anno fa per Natale scalai con piccozza e ramponi una montagna qui sull'Appennino (sono di Bologna)fino ad un rifugio perso in un mare di neve e faggi...queste cose mi mancano tanto ma niente è come accarezzare l'accenno di pancione ed accompagnare su di esso la mano di Gabriele.
Forza!

Chia

ps faccio l'amnio perché me l'hanno consigliata qui all'ospedale dove mi seguono (ho 37 anni)e comunque penso che, quale che possa essere la decisione se (Dio non voglia)ci fossero problemi, sia sempre meglio sapere che non sapere. Il mio carattere non mi permette di fermarmi a statistiche, anche se attendibilissime.