martedì 4 marzo 2008

Il primo errore


Ho cominciato a darmi da fare per avere notizie sul mio utero quest'estate, a Luglio.
Non avendo però un ginecologo di fiducia (quella che mi aveva diagnosticato la malformazione la prima volta era una obiettrice di coscienza e mi ero trovata umanamente molto male con lei, mentre in seguito ero andata in un consultorio senza avere un ginecologo fisso) mi rivolsi a mia sorella, per vedere se lei aveva qualcuno valido da consigliarmi.
Subito mi dette il nominativo e l'indirizzo del suo ginecologo, certa della sua professionalità perché aveva salvato la vita a sua madre (io e mia sorella abbiamo in comune il papà).

Andai da questo ginecologo e subito venni accolta in modo poco simpatico: mi squadrò dalla testa ai piedi, e con un tono schifato, giuro, schifato, mi disse "Certo che lei é proprio il contrario di sua sorella".
Io, in imbarazzo ma anche seccata, finsi di non aver capito il tono e, sforzandomi di sorridere, gli risposi "Beh spero che non sia una cosa negativa".
Silenzio glaciale.

Ora devo aprire una piccola parentesi, mia sorella é magrissima, direi anche troppo, mentre io ho proprio un'altra struttura, le mie radici sono austro-ungariche, quindi nulla a che vedere con gli scriccioli :-) ma sono ben proporzionata e alta.
Al momento della visita avevo circa 5 kg in più del mio peso forma, insomma... Non poi una cosa così drammatica a mio parere.
Bene, continuo...

Dopo le solite cose di routine per la prima visita, il ginecologo mi chiese il motivo per il quale ero andata da lui.
Gli spiegai che anni fa mi era stata vista questa malformazione all'utero e che volevo saperne di più, nell'eventualità di volere un figlio nei prossimi anni.
Questo medico, invece di preoccuparsi della mia malformazione, cominciò a insistere sul mio aspetto fisico, sul mio sovrappeso, perché, secondo lui, prima di pianifcare una gravidanza sarei dovuta dimagrire, "i figli delle donne in sovrappeso nascono malati e cagionevoli di salute" mi rimproverò lapidario.
Rimasi shoccata, se non fosse stato medico e amico di mia sorella l'avrei mandato a quel paese e me ne sarei andata. Invece rimasi lì, a sorbirmi tutte le sue menate sul mio peso.

Dopo tante assurdità, finalmente mi visitò. Ecografia interna ed esterna. La sentenza fu che il mio utero non era operabile, in quanto completamente diviso in due da uno spesso strato muscolare (anche oggi, dopo altre visite ed esami, questa sembra essere la realtà).
L'unica cosa che potevo fare, secondo lui, era tentare. Cercare una gravidanza e incrociare le dita. "Io mi fido molto della Natura" mi disse, "ci sono buone possibilità che il feto si ricavi lo spazio che gli serve. Anzi, se qualcuno avanza l'idea di operarla scappi a gambe levate perché allora sì rischierebbe di fare danni peggiori e di non poter più avere figli".
Sinceramente, di primo acchito, mi sembrò un'assurdità. Possibile che con i passi da gigante fatti in medicina, una persona debba ancora sentirsi dire da un medico chirurgo di affidarsi alla sorte? Pare proprio essere così, ma in quel momento mi sembrò solo un altro motivo per non tornare mai più da quell'essere.

Dopo avermi spiegato un po' com'era il mio utero (e sinceramente non ci capii molto), cominciò con una seconda menata, quella sul fumo.
Secondo lui, se avessi voluto un figlio, avrei dovuto smettere di fumare almeno 6 mesi prima del concepimento. Mai sentita cosa più stramba.
In più, tutto convinto, mi disse "S'immagini cosa succederebbe se lei dovesse smettere di fumare di botto per una gravidanza. Già si vede che ha un rapporto particolare con il cibo, figuriamoci se dovesse smettere di fumare, ingrasserebbe a dismisura".
A questo punto avrei solo voluto tirargli una scarpata in bocca, invece mi limitai a fare di tutto per finirla lì.

Insomma... tanto positivo sul mio utero quanto catastrofico su cose che a mio avviso non avrebbero proprio dovuto destare preoccupazione.
In conclusione uscii da quello studio arrabbiata come un muflone e anche un po' triste. L'unica cosa certa era che non sarei più tornata da quel maniaco delle anoressiche.
Mi dissi "Pausa. Adesso vado in vacanza, poi a Settembre cercherò un altro ginecologo, anzi... UNA ginecologa. Con gli uomini ho chiuso".

Ci tengo a dire che fin da subito trovai aiuto, sostegno e comprensione nel Forum dedicato alla Gravidanza di AlFemminile.com.
Anche grazie ai consigli, al prezioso scambio di esperienze e al fantastico supporto delle amiche del Forum, partii per le vacanze cercando di non pensare più né a quella visita né ai miei problemi.

Continua...

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