mercoledì 12 marzo 2008

RMN e la scoperta della cisti dermoide


Questa notte ho fatto un incubo. Non uno di quegli incubi con mostri che ti fanno svegliare di soprassalto o robe del genere, ma nemmeno un sogno, perché come termine sa più di bella esperienza dalla quale quasi ti spiace svegliarti.
Questa notte nella mia mente ho vissuto una visita ginecologica che non finiva mai. Grosse mani che non la smettevano di ravanare nel mio utero. Fastidio, dolore, angoscia infiniti.
Quando mi sono svegliata ho provato sollievo, e all'improvviso cosciente che dovevano venirmi le mestruazioni.

Andai al San Raffaele per la Risonanza. Un po' labirintico l'ambiente ma tuttosommato me la cavai.
Ero un po' preoccupata perché dovevano venirmi le mestruazioni proprio quel giorno e temevo avrebbero potuto infastidire l'esame (visto che andava fatto proprio a utero e ovaie).
Compilai un foglio con le generalità e qualche informazione medica personale, e lessi quelle sull'esame. Bisognava togliersi tutto ciò che di metallico si aveva indosso, persino il reggiseno se conteneva i ferretti. E anche le lenti a contatto andavano tolte! Per fortuna, non so perché quella mattina portai con me gli occhiali. Anche alcuni materiali interni dovuti a passate operazioni non andavano bene, tipo placche metalliche ecc. E ovviamente, non potendo toglierle, chi le possedeva non poteva fare la RNM. Io già lo sapevo (grazie a Dr. House! :-D) e in effetti ero un po' preoccupata perché anni fa mi era stata messa una placchetta per sostenere la retina dell'occhio sinistro a seguito di un distacco. Quindi mi portai il foglio dell'operazione fatta e fortunatamente il radiologo mi dette via libera perché la placchetta risultò di silicone.
Mi tolsi tutto: orecchini (che lavoro! Ne ho le orecchie piene! :-)), collanine, ciondolini, braccialetti, vestiti, reggiseno. Rimasi in mutande e mi infilai il camice che mi avevano dato.
Entrai nella stanza con un po' di difficoltà visto che non avevo le lenti a contatto e che non potevo introdurre nell'ambiente gli occhiali, ma il lettino era quasi subito lì e c'era il dottore ad aspettarmi.
Mi sdraiai. Mi venne raccomandato di stare immobile e di non spaventarmi del forte rumore che avrei sentito all'interno del tubo. Comunque mi dettero delle cuffie per attutirlo. Mi dissero anche che l'esame sarebbe durato almeno 40 minuti e, nonostante la domanda mi fosse già stata posta nel questionario, il dottore mi chiese se soffrivo di claustrofobia. Io risposi di no, o che almeno non pensavo di soffrirne, e lui mi avvertì che comunque, se fossi andata in panico, avrei potuto chiedere di interrompere l'esame in qualsiasi momento.
Dentro di me pensai "E che sarà mai?". Non ci misi molto a capirlo. Quando mi "infornarono" nel tubo, capii subito che il macchinario non era molto ospitale, era stretto, molto stretto, e mi chiesi come avrebbe potuto entrarci qualcuno più grasso. Avevo le braccia stese lugo i fianchi che premevano contro la macchina.
Quando partì l'esame, cominciai effettivamente a sentire il rumore di cui mi aveva avvertita il dottore, non saprei spiegare a cosa somigliasse, forse a quello di una pressa. Dopo qualche minuto così, cominciò una specie di sirena, di allarme, e d'un tratto capii perché nei forum su internet avevo trovato molti messaggi di persone che chiedavano di ospedali muniti di un macchinario aperto per la RMN. In effetti quei rumori uniti all'ambiente ristretto misero un po' di angoscia anche a me, ma mi sforzai di dormire per non pensarci, e funzionò. L'unico problema era che dormendo, quando ogni tanto spostavano il lettino avanti o indietro per mirare meglio le parti, sobbalzavo un attimo. Ma per il resto dormire fu proprio la soluzione migliore per non agitarmi.

Fatta la Risonanza Magnetica, partii il giorno dopo con il mio compagno per Barcellona. Un week end lungo studiato apposta per staccare da tutto, per cercare di liberare la mente dai pensieri.
Tornata lasciai passare pochi giorni e andai a ritirare i risultati.
Mi dettero una cartelletta con dentro il referto e un qualcosa di nuovo per me che mi lasciò stupita: un CD-Rom con dentro le immagini della RMN.
Gridai quasi al miracolo. Anche questa volta il San Raffaele si era dimostrato troppo avanti :-)
Lessi il referto e la sensazione non fu molto bella da subito:
"... Utero nei limiti per morfologia e dimensioni" (e fin qui tutto bene) "presenta setto muscolare che separa due cavità sino livello del collo, come nei casi di utero setto completo".
Qui mi fermai un attimo. Ma cosa voleva dire "come nei casi di utero setto completo"? Era un utero setto completo o no? E perché il maniaco delle anoressiche mi aveva parlato di utero bicorne?
Pensai che forse avevano usato il termine "setto" per indicare l'effettiva divisione in due parti dell'utero e proseguii la lettura, "Due millimetriche formazioni liquide a livello del collo, a dx della linea meridiana, da riferire a cisti di Naboth".
Ricordandomi che la ginecologa mi aveva visto una cisti all'ovaio, mi preoccupai un attimo, perché qui il referto diceva che ne avevo una anche nell'utero... Proseguii, "L'ovaio sn é aumentato di dimensioni (4x3,5x3,5) e presenta formazione tondeggiante di circa 3 cm che contiene al suo interno formzione adiposa, compatibile con cisti dermoide". Ecco qui la cisti che probabilmente aveva visto la ginecologa. Proseguii, "anteriormente alla formazione segnalata é presente falda liquida iperintensa nelle aquisizioni T1 e T2 pesante, come per componente emorragica o ad elevato contenuto proteico". ??? Qui ebbi un sussulto, ma poi mi ricordai che la sfortuna aveva voluto che mi fissassero la RNM proprio il primo giorno di mestruazioni, e attribuii quest'ultima parte a quello. L'ultima frase del referto era "Non sicuramente riconoscibile l'ovaio dx". E qui invece non seppi proprio cosa pensare. Ma come, non erano riusciti a vedermi l'ovaio destro? Nemmeno con una RNM? E come mai? Mistero.

Come al solito usai Internet per informarmi, e trovai su Wikipedia la spiegazione di cisti dermoide. Quando lessi che si trattava di un tumore benigno trasalii un attimo, e mi resi conto che doveva trattarsi di qualcosa di non molto bello, anche se benigno.

Guardai anche il CD-Rom sul computer illudendomi di capirci qualcosa ma ovviamente non ci capii nulla. Ebbi però modo di constatare che il sistema di gestione delle immagini non era proprio così intuitivo. "Ma tanto i dottori sapranno certamente leggere tutto", mi dissi, e rimisi il gioiellino di tecnologia salvaspazio nella sua cartelletta.

Telefonai subito alla ginecologa spiegandole la situazione. Le dissi della cisti di Naboth e mi rassicurò dicendomi che ce l'avevano tutti (?). Ma quando le parlai della dermoide taque.
Mi fissò l'appuntamento per due settimane dopo. Dovetti attendere fino ad allora per sapere qualcosa di più.

Continua...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bene, cioè male, avrei voluto leggere la fine e scoprire che a tutto c'è rimedio... ma devo aspettare.Il tuo esame mi ha ricordato un mio sogno ricorrente: una stanza in cui devo entrare è sottoterra e l'accesso è strettissimo, tanto che ogni volta che vi passo mi sento soffocare...la sensazione è così brutta che ogni volta mi sveglia.
A proposito anch'io porto gli occhiali!!Bradamante.

VolevosololaLuna ha detto...

Ciao!
Sì questi sogni sono angoscianti tanto quanto quelli più espliciti.
Continuerò molto presto a scrivere il seguito, ma al momento dire che qualcosa si é concluso bene é impossibile. Spero di poterlo dire più avanti. Tu però continua a leggermi eh :-) condividere le mie emozioni con qualcuno mi aiuta molto.

Anonimo ha detto...

io dovrò fare la risonanza il mese prossimo perchè mi è stata diagnosticata una cisti dermoide di 4cm, e dovrò toglierla al più presto perchè, anche se i markers tumorali indicano che non ci sono problemi, si tratta pur sempre di una forma di tumore.
Altro motivo fondamentale è che voglio avere un bambino, che è incompatibile con la presenza di un teratoma (si chiama anche così questo tipo di cisti).
sono troppo triste.
annatu71@hotmail.com

VolevosololaLuna ha detto...

Ciao annatu71,
capisco perfettamente le tue preoccupazioni e le tue angoscie ma se ti operi tutto si sistemerà.
Io mi sono operata da poco, e oltre alla dermoide ho fatto anche la correzione all'utero. Se ti dicessi che è una passeggiata mentirei, perché comunque un intervento è sempre un intervento (a breve cercherò di raccontare la mia esperienza) ma l'ovaio sono riusciti a salvarmelo, nonostante anch'io avessi una cisti di circa 4 cm.
Vedrai che un figlio lo avrai, devi solo aspettare un po', cioè di operarti e tornare in forma. Ogni sofferenza e ogni sacrificio vale la pena per un figlio.
Coraggio!
Un abbraccio!

Anonimo ha detto...

Salve, io mi sono operata di un dermoide di cm 10! circa dieci anni fa.. da un semplice controllo ginecologico e relativa ecografia mi avevano detto ciste ovarica.. ma essendo talmente grande andava tolta.. quindi intervento chirurgico urgentissimo con febbre a 40 e forti dolori addominali(dovuti però ad una sindrome tifoide che non si capiva come fosse e non ho mai capito come l'ho presa) quindi il soggiorno in ospedale è stato bruttissimo non tale per l'intervento ma perchè non si abbassava la febbre, dolori e diarrea dovuto ad altro.. e non si capiva a cosa.
La ciste l'hanno analizzata durante l'intervento.. ed è risultato un dermoide ho salvato tutte le ovaie.. in realtà il mio ex ginecologo è stato talmente bravo a non farmi capire cosa potesse essere.. avevo solo paura di operarmi ma non ho minimamente pensato ad un tumore .. l'ho scoperto solo un paio di anni fa cercando una gravidanza (ho avuto due aborti) e cambiando ginecologo che mi ha spiegato!
Volevo tranquillizzarvi .. è un intervento che in genere si fa in laparascopia (un buchetto addominale) io ho dovuto fare un taglio tipo cesareo perchè la mia era di 10 cm!
Ora ho molta paura.. perchè facendo RMN alla testa per altri motivi, hanno trovato un nodulo alla parotide refertato come possibile tumore di... o di altra natura! quasi di cm. 2, devo ancora sentire lo specialista.. il radiologo ha detto che è tipo un dermoide (e questo non mi ha tranquillizzato per nulla).. e che deve sicuramente essere tolto!.. sono stanca...spero che si tratti qualcosa di benigno.. e che possa per il momento rimanere li per un altro po..!
anche perchè negli ultimi anni ho assistito e sto assistendo mio padre con un carcinoma...
PERCHE' SPAVENTANO LA GENTE COSI' CHIAMANDO TUTTE LE CISTI O NODULI TUMORI? questa volta non andrò ad operarmi tranquilla per la poca professionalità di un radiologo che non conosce la mia storia e mi ha anticipato TELEFONICAMENTE quello che probabilmente mi dovrebbe dire uno specialista competente.