lunedì 3 marzo 2008

Volevo solo la Luna


Fino a qualche mese fa non avrei mai pensato di volere un figlio.
Anni fa, quand'ero ancora ventenne, una ginecologa mi disse che avevo una malformazione all'utero e che probabilmente non avrei potuto avere figli. La mia reazione fu quella di cercare di convincermi che i bambini non mi piacevano, che erano un peso, che un figlio non l'avrei comunque voluto.

Oggi, che sono quasi a metà del mio terzo decennio, mi rendo conto che a breve il mio tempo per diventare mamma scadrà.
Da qualche mese ho cominciato a pormi molte domande, fra le quali la principale é: Sei proprio sicura di non volere un figlio?
Con grande stupore la risposta che mi sono data non era un "Sì".
Così sono voluta partire con visite ed esami per cercare di capire esattamente cosa non andava nel mio utero.

Mi sono rivolta a diversi ginecologi nella mia vita ma mai nessuno era stato chiaro (fino ad ora) su questa malformazione.
Alcuni mi tranquillizzavano dicendomi che in futuro mi sarei potuta operare, altri non si sono mai pronunciati. Così, oggi che si avvicina la mia scadenza di mamma, mi sto impegnando per andare in fondo alla questione.

Sono partita a fare queste visite ed esami piuttosto serena, fiduciosa che si potesse fare qualcosa e nemmeno troppo sicura che avrei mai provato ad avere un figlio. Ho cominciato questo viaggio principalmente perché volevo sapere com'era fatto il mio utero e quali problemi poteva darmi esattamente.
Mi pareva insomma giusto informarmi su me stessa, anche nell'ottica di un'eventuale operazione per normalizzare l'utero, dandomi così la possibilità, in un futuro non troppo lontano, di fare una scelta con il mio compagno, di un'eventuale famiglia.

Oggi che di visite ne ho già fatte parecchie, con decine di ecografie e una risonanza magnetica, so che il mio utero é diviso in due da una spessa parete muscolare, e che quindi non é possibile operarlo. Ancora non mi é chiaro se si tratti di un utero bicorne o setto, ma lo saprò a giorni.
Le conseguenze di questa malformazione sono molte e nessuna di queste rassicurante:

1) Aborti spontanei ripetuti
2) Nascita prematura
3) Seri problemi durante la gravidanza che potrebbero costringermi a letto per quasi tutti i 9 mesi

Con un utero come il mio, le possibilità di portare a termine una gravidanza, e quindi di partorire un bambino vivo, sono del 60%.

Dalla risonanza magnetica che ho fatto é anche emersa una cisti dermoide all'ovaio sinistro che potrebbe farmelo perdere, lasciandomi anche con il 50% di possibilità di restare incinta.

Di fronte a tutti questi problemi, invece di scoraggiarmi, sento sempre più forte il desiderio di un figlio.
Sfida? Disperazione? Accanimento? Orgoglio? Testardaggine? Non lo so, sta di fatto che da riluttante che ero all'idea, oggi mi ritrovo a scrivere sull'agenda degli ipotetici nomi per un ipotetico figlio.

Il mio nome preferito in assoluto é quello che darei a una bambina: Luna. Ecco perché ho chiamato questo blog "Volevo solo la Luna". Ma questo titolo ha diversi significati. Dalla mia attuale posizione, non riesco e non posso vedere il futuro che mi aspetta, e questo desiderio di maternità mi fa sentire un po' come se stessi chiedendo l'impossibile. Inoltre, da buona cancerina, il mio pianeta é proprio la Luna.
A prescindere dai seguenti punti:
A) Se mai avrò un figlio
B) Se sarà femmina o maschio
questo blog vuole essere un vero e proprio diario sulle mie peripezie mediche e fisiche nella speranza di stringere un gorno il mio bambino al petto. Vuole essere una testimonianza utile anche ad altre donne con i miei stessi problemi, dubbi e sofferenze. Un luogo dove non sentirmi sola ma anche dove altre donne possano non sentirsi sole, trovare conforto e comprensione.

Dal prossimo post comincerò a scendere nei dettagli, sia per quanto riguarda visite ed esami già fatti, sia per quanto riguarda quelli futuri, insieme, ovviamente, a tutti i miei pensieri, paure e gioie.


7 commenti:

Anonimo ha detto...

Un abbraccio. Manu

VolevosololaLuna ha detto...

Grazie Manu :-) Un abbraccio anche a te.

Anonimo ha detto...

ciao, volevo sapere se avevi ricevuto il mio commento

Anonimo ha detto...

Ho capito forse ho sbagliato a fare qualcosa:
ricomincio.
Io mi chiamo Rosanna e come te ho una malformazione uterina, una delle più rare :l'utero didelfo.
volevo dirti che sono riuscita ad avere una bimba con solo mezzo utero quindi non mollare!
PS anche per me la trafila è stata il San Raffaele e mi sa che abbiamo incontrato gli stessi medici..

VolevosololaLuna ha detto...

Ciao Rosanna :-)
Grazie per aver condiviso con me la tua esperienza e per l'incoraggiamento :-)
Attualmente io sono in cura alla Mangiagalli, al San Raffaele per ora ho fatto solo la Risonanza, ma so che anche quello é un buon ospedale.
Purtroppo (ma anche per fortuna) le malformazioni uterine sono diverse e hanno anche diverse conseguenze per quanto riguarda gravidanza e parto, alcune permettono tentativi che spesso finiscono bene, come nel tuo caso, altre invece non danno che flebili speranze.
Ancora non ho continuato il mio racconto, per cui non ho ancora parlato dell'ultima diagnosi che mi é stata fatta, cioé utero setto, ma purtroppo, se questa diagnosi é quella definitiva, senza un'operazione l'abortività per me sarebbe del 90%, quindi una speranza quasi nulla di avere un figlio.
Se invece fosse bicorne come mi avevano diagnosticato all'inizio potrei tentare incrociando le dita.
Purtroppo non sono ben informata sul didelfo, ma mi documenterò al più presto. Ormai tutti questi problemi hanno investito la mia vita e voglio cominciare un serio impegno d'informazione tramite il Web.
Grazie del tuo intervento e spero di risentirti!

medisaf ha detto...

Cara, ammiro la tua tenacia e sicuramente ti portera ad avere ciò che desideri! Anche io ho una malformazione all'utero chiamata UTERO a T.Sono seguita da un ottimo medico, e spero presto di avere un bambino. Io cerco di essere più positiva e tranquilla che posso, per me ma anche per le persone che mi stanno vicine; ma a volte avverto una disperazione atroce!...io voglio il mio bambino, e non vedo l'ora di stringerlo vicino al mio cuore...un abbraccio

VolevosololaLuna ha detto...

Cara Marilù,
ti capisco benissimo, soprattutto ora che sono incinta e che rischio di perdere il mio bambino pur avendo già superato il primo trimestre.
Anch'io vorrei tanto stringerlo presto fra le braccia ma purtroppo mi tocca passare questi mesi con un groppo in gola.
Ti auguro il meglio, e la fiducia che hai in chi ti ha in cura é molto importante. Coraggio! E se ti va teniamoci in contatto!